Oggi più che mai le persone, specialmente quelle brave, hanno desiderio e bisogno di sentirsi libere.
Persino di sbagliare.
È proprio lì che la dedizione, la professionalità, la puntualità, la proattività, la performance toccano picchi di grande valore.
Se mi sento libero anche di compiere errori, è la volta buona che faccio di tutto per non commetterne.
Perché voglio fare molto bene, non perché devo farlo.
Accanirsi sulla trasmissione di metodi e tempistiche, sul “come” e “quando” fare, attraverso iniziative di rigido controllo è sempre più anacronistico e spesso controproducente nel mondo del lavoro.
Le persone, specialmente quelle brave, apprezzano una visione che si concentri sul “perché”, sui risultati, sull’importanza che viene riservata alla relazione personale e alla vicinanza.
Il “come”, il “quando”, il “dove” passano sempre più in second’ordine.
Tutti noi abbiamo desiderio (e bisogno) di sentirci apprezzati e considerati.
E soprattutto liberi.
We only live once.