Se scrivi ti obblighi a pensare.
Se scrivi ti obblighi a concentrarti.
Se scrivi ti obblighi a scegliere.
La scrittura è un processo neuropsicomotorio che ha del miracoloso.
Nella programmazione individuale, ad esempio, mettere nero su bianco le proprie attività declinate in sequenza decrescente di importanza rende inarrestabili.
Anche perché non rispettare un compito che si vede scritto di proprio pugno, con la propria grafia, fa sentire in difetto. È un po’ come tradire se stessi.
Se scrivi ti obblighi a fare.