VIDEO – “CHI NON RIDE MAI NON È UNA PERSONA SERIA”: l’impatto del sorriso nel lavoro

Istintivamente diffido di chi sorride poco o per nulla.
Comincio a sentirmi a disagio e ogni volta mi viene in mente la frase di Chopin “Chi non ride mai non è una persona seria”.

In termini di capacità comunicativa e relazionale, la propensione al sorriso è un’attitudine tra le più efficaci, forse la più efficace.
Trasmette e genera apertura, disponibilità, inclusione. Avvicina, stempera, distende, facilita e favorisce in generale la miglior predisposizione.
C’è anche un elemento bio-chimico presente nel nostro kit nativo: attraverso i famosi neuroni specchio, il sorriso genera reciprocità e restituzione. Fai fatica a restare serioso se una persona ti sorride in modo autentico e genuino.

Aspetto curioso e importante: vale anche al telefono. Si capisce al volo se la persona dall’altra parte sta sorridendo o meno.

Aspetto ancor più curioso: può valere anche nelle email. Il tono sorridente si può evincere sia dalla modalità (punteggiatura ad esempio) sia dai contenuti dello scritto.

Che sia di persona, in videoconferenza, al telefono, via email, una cosa è certa: quando la comunicazione è introdotta e condita da un atteggiamento sorridente, di norma la piega che prende è incoraggiante, costruttiva e collaborativa.

Ecco perché ritengo che lo spessore professionale, come quello personale del resto, passa anche (e soprattutto) dalla capacità di sorridere.

Last but not least, un atteggiamento sorridente fa bene al proprio umore e al proprio stato d’animo, non lo scopro certo io.

Chapeau a Chopin.

Lascia un commento