“Un uomo che non legge non ha alcun vantaggio rispetto a chi non sa leggere”

“Un uomo che non legge non ha alcun vantaggio rispetto a chi non sa leggere”.

Confesso che questa celebre frase di Mark Twain mi è rimasta stampata indelebilmente nella testa, fin da quando l’ho letta la prima volta. Al di là degli slogan, veramente.

L’aggiornamento costante è ormai imprescindibile nel mondo del lavoro, oggi più che mai. Non ci si scappa. Quel che sfugge invece è che l’iniziativa individuale può fare la differenza. E la fa, sempre. Coltivare l’attitudine alla lettura e allo studio rappresenta una polizza per garantirsi un posto speciale all’interno del mondo professionale. Pochi lo fanno. Pochi, di propria iniziativa, sviluppano le competenze necessarie alla propria attività lavorativa, pochi coltivano un orientamento continuo alla crescita.

Eppure è un’abitudine completamente ed assolutamente alla nostra portata. Possiamo decidere quando, quanto e dove leggere. Mezz’ora al giorno dedicata allo studio, in un anno rappresenta qualcosa come 100 ore (tralasciando i weekend, Agosto e Dicembre…). Un corso di aggiornamento di 100 ore in un anno! Ma quando mai ci capita? Con un ritmo simile si va inevitabilmente verso l’eccellenza nel proprio settore di riferimento. E i datori di lavoro, i clienti, i mercati riconoscono e premiano abbondantemente conoscenze e competenze eccellenti.

Mi viene in mente una persona che di recente mi ha detto: “Massimo, ho provato a vederla da questa prospettiva ed ora, ogni mattina, mi sveglio prima per studiare la lingua inglese e poi vado a lavorare. In effetti è una competenza che mi manca e voglio rimediare.” (M.B. se stai leggendo questo articolo, sto proprio pensando a te, sei un grandissimo! Come procede, a proposito?).

Oppure il professionista che mi ha detto di voler assolutamente riprendere in mano i testi di meccanica che studiava a scuola, perchè “ne ho bisogno e voglio mantenere sempre alto il mio livello di preparazione”. Grande iniziativa, complimenti, mi auguro si trasformi presto in realtà.

Questo è puro orientamento alla crescita.

Abituarsi a nutrire continuamente la mente con materiale utile e costruttivo ci garantisce non soltanto un successo costante nel nostro campo. Stimola la nostra curiosità, accresce la nostra cultura, il nostro lessico, amplia i nostri orizzonti, allena e fortifica la nostra memoria, favorisce l’intuizione e lo spirito di iniziativa. All’interno della nostra mente non vi è mai fine allo spazio per le nuove nozioni. Più ne inseriamo, più creiamo i presupposti e i desideri per altre nozioni.

Una persona che si adopera per alimentare la propria mente al pari (e forse più) del proprio corpo, sarà sempre all’altezza della situazione, probabilmente qualche centimetro sopra.

Immagino fosse questo il vantaggio al quale si riferiva Twain.

Che ne dite? Intanto, buona lettura a tutti.

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