Si dice che si possa ottenere tutto ciò (o quasi) a cui si riesce a pensare costantemente.
In effetti quel che viene radicato nel profondo delle nostre convinzioni attraverso un pensiero reiterato, prima o poi, finisce per manifestarsi ed esprimersi nel contesto esteriore.
Può valere tanto in termini di autorealizzazione quanto di autosabotaggio.
Un po’ come una sorta di programmazione, anzi, di autoprogrammazione appunto.
Si vede solo ciò a cui si crede, non viceversa.
Mi chiedo quindi se valga la pena pensare, per la maggior parte del proprio tempo, a ciò che si desidera o a ciò che si desidera evitare…