Spesso basta invertire sequenze e momenti.
In un periodo normale, si dice che i parcheggi di palestre e piscine siano stracolmi ai primi di Gennaio, non trovi un buco neanche a pregare. Alla metà di Marzo c’è tutto il posto che vuoi.
Molto vero.
Lo spartiacque nelle abitudini rafforzative, personali o professionali, è dato dalla continuità, l’unico elemento che garantisce la stratificazione dei benefici.
Per avere continuità, spesso basta invertire sequenze e momenti.
Per anni ho letto e corso la sera, con scarsi risultati. “Sono stanco morto, devo lavorare ancora un po’, mi hanno chiamato per un aperitivo (e rinunci forse ad un aperitivo in compagnia?), la famiglia”.
Spostando le attività al mattino, come le prime della giornata, il miracolo: quasi sempre costanza e relativo giovamento.
E tra l’altro la giornata prende una piega del tutto diversa, di solito in discesa.
Molti mi dicono di sfruttare la pausa pranzo per le iniziative che alimentano la propria crescita: letture, passeggiate, scrittura, videocorsi, podcast ad esempio.
Anche in questo caso, quasi sempre la perseveranza è assicurata.
Spostare le pedine, sulla scacchiera delle abitudini quotidiane, genera effetti sottovalutati e sorprendenti, quasi sempre.
“Quasi sempre” è già un risultato straordinario.