L’URGENZA È UN RIFUGIO

Più di una persona, nelle chiacchierate che faccio nelle aziende e nelle imprese, mi ha confessato apertamente di considerare la dimensione dell’urgenza come un rifugio.

Mi ha colpito molto questo termine e tra l’altro lo condivido in pieno.

Quando corri appresso a richieste estemporanee, a situazioni contingenti e impreviste, ad urgenze reali o presunte tali hai la percezione di essere particolarmente indaffarato e affannato, particolarmente operativo.

Paradossalmente è più semplice lavorare nell’urgenza: non hai bisogno di tanta concentrazione, focalizzazione, creatività.
Devi correre a 1000 all’ora, devi tappare i buchi e spegnere gli incendi.

Le attività veramente importanti e prioritarie richiedono al contrario molta concentrazione e focalizzazione, richiedono sforzo e fatica.

La dimensione dell’urgenza, a livello mentale, paradossalmente rappresenta un rifugio.

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