Credenze e risultati: la lezione di Roger Bannister

Per chi fa il mio mestiere (e non solo) Roger Bannister è un’autentica leggenda.
Il primo essere umano a scendere sotto i 4 minuti per correre 1 miglio (1,6 Km) e soprattutto il primo ad infrangere la convinzione assoluta di non potervi riuscire, credenza radicata per anni prima di lui.

Se il suo exploit risulta già di per sé straordinario, l’aspetto sensazionale è ben altro: come per incanto l’anno successivo al suo record una trentina di atleti riuscirono nella medesima impresa.
L’anno ancora seguente oltre 300 corridori disintegrarono il limite dei 4 minuti.
Ciò che era stato a lungo ritenuto categoricamente impossibile, nel giro di due anni era diventato possibilissimo.

“Tutti erano convinti che un uomo non avrebbe potuto correre il miglio sotto i quattro minuti, che fosse fisiologicamente impossibile. Ma io studiavo neurologia, che poi sarebbe diventata la mia professione di medico. Sapevo che per andare oltre, l’organo più importante resta sempre il cervello”.

Le credenze e le convinzioni sono l’anticamera delle aspettative, nei nostri confronti e nei confronti degli altri.
E le aspettative influenzano pesantemente i risultati, nostri e altrui.
Ecco perché credenze e aspettative vanno maneggiate con cura.

Mai come ora.

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