Nel panorama delle competenze determinanti nel mondo del lavoro, un ruolo indubbiamente centrale va attribuito all’apprendimento. Apprendimento costante.
Lo studio e l’aggiornamento continui sono da considerarsi a tutti gli effetti una vera e propria competenza (tra le più preziose e richieste), un’abilità che si può e si deve affinare sempre più. E sulla quale abbiamo il totale controllo, oltre alla totale responsabilità.
La mutevolezza e l’originalità degli scenari lavorativi, unitamente ad un ritmo spesso forsennato richiedono, direi anzi impongono una preparazione che sia sempre all’altezza. Oggi più che mai.
Talvolta le organizzazioni mettono a disposizione delle proprie persone strumenti straordinari, da sfruttare e valorizzare al massimo. Percorsi formativi, master, consulenze, coaching, mentoring, esperienze professionali trasversali. Tutte opportunità che alimentano ed aumentano il livello di apprendimento, che forniscono veri e propri attrezzi da utilizzare nella propria giornata lavorativa, per rendere al meglio.
Ma può non bastare. L’apprendimento passa anche e soprattutto dall’iniziativa individuale. L’autoapprendimento. Coltivare ed alimentare l’attitudine a studiare costantemente porta a fare davvero la differenza. Nel mondo del lavoro senz’altro. Nella vita anche, mi permetto di aggiungere.
Ecco che, di propria iniziativa, partecipare ad incontri di analisi ed approfondimento, a corsi di formazione, a seminari, ad eventi dedicati al proprio settore e alla propria attività diventa fondamentale, indispensabile per stare al passo con i tempi, possibilmente un passo avanti.
“Non ho il tempo”. Questa l’obiezione di gran lunga più frequente. Ammesso (e forse non concesso) che sia proprio così, vediamola allora in un altro modo.
Basta poco. Davvero poco. 30/40 minuti. Leggere e studiare 30/40 minuti ogni giorno, tutti i giorni, ha un impatto formidabile sulla qualità della nostra vita professionale (e personale). Sulla nostra preparazione, sul nostro rendimento. Con risultati incredibili.
30/40 minuti di lettura e studio al giorno significano 3/4 testi al mese, una quarantina di testi all’anno. In 5 anni sono 200 testi. Con un patrimonio di 200 testi ogni 5 anni si diventa inevitabilmente un professionista (e una persona) differente. E in grado di fare la differenza.
Come la cura e l’allenamento del corpo rende il fisico più tonico, più forte, così per la mente. Lettura e studio ci rendono più aperti, preparati e reattivi al lavoro. Certamente più efficaci.
L’aspetto meraviglioso è che non si hanno competitor agguerriti in quest’ambito. Non sono molte le persone che considerano lo studio una competenza decisiva. O meglio, non sono molte le persone che concretamente, ogni giorno, dedicano una piccola parte del proprio tempo allo studio. Ma quando ci troviamo di fronte un professionista (e una persona) con un patrimonio di una quarantina di testi all’anno (200 ogni 5 anni) letti e studiati, immancabilmente spicca. Eccome se spicca.
L’investimento? Direi piuttosto contenuto. 30/40 minuti al giorno. Di norma più che gestibile.
La ricompensa? Immensa. Preparazione eccellente, estrema professionalità, alto rendimento, focalizzazione sugli obiettivi. Ma anche sicurezza di sé, fiducia nei propri mezzi, automotivazione.
Azzardo. In ultima analisi la ricompensa è poter diventare un professionista migliore. E una persona migliore.