Nel mondo del lavoro la leadership rappresenta un tema di grande attualità, come mai accaduto prima d’ora.
La leadership nelle sue varie declinazioni.
Parliamo della dimensione empatica e di quanto influisca sullo status di leader.
Definiamo innanzitutto l’empatia come la capacità di entrare in sintonia, di interagire efficacemente con gli altri.
I capi, quelli veri, sanno perfettamente che il modo in cui si sentono (stimate, valorizzate, considerate) le persone che guidano, determinerà in buona parte il valore del loro rendimento, ed in definitiva, la performance del capo stesso.
I leader veri sono sempre attenti e scrupolosi in relazione ai pensieri, ai sentimenti, alle istanze delle persone con le quali interagiscono. A quello che dicono e fanno, alle loro reazioni possibili.
Ascoltano attentamente e leggono tra le righe del non detto.
Ogni persona ha una propria sfera emotiva e il leader sa adattarsi di conseguenza. Persone diverse hanno istanze diverse e hanno bisogno di diverse risposte. Come di diversi approcci. La leadership empatica presuppone flessibilità e non rigidezza, apertura e non chiusura, stimolo alla responsabilità personale e non gerarchia.
L’empatia nella leadership si manifesta attraverso apprezzamenti, approvazioni, gratificazioni. Ed incoraggiamento, anche e soprattutto quando le persone sbagliano.
Il leader, quello vero, viene visto come un supporto e non come una minaccia.
Il livello e la qualità ideali di una vera leadership empatica? Quando le persone sanno di poter parlare liberamente. Esporre i propri pensieri, le proposte, i dubbi con franchezza e senza timore di giudizi o ripercussioni da parte del proprio capo.
Nella sua massima espressione, il leader empatico è disposto a cambiare le proprie opinioni e decisioni. Udite udite, ammette perfino di aver sbagliato.
Daniel Goleman, il celebre psicologo statunitense, nella sua “Intelligenza emotiva” ci dice che nel lavoro il successo è determinato per il 66% dall’intelligenza emotiva e per il 34% dalle abilità conoscitive e pratiche. Nelle posizioni da leader, il rapporto sale addirittura ad un 85% vs 15%.
All’interno dell’intelligenza emotiva, della quale parleremo in un altro appuntamento, la dimensione dell’empatia è di basilare importanza.
Visto l’impatto che ha sul nostro rendimento e sul nostro successo, è forse il caso di concentrarci maggiormente sul livello della nostra empatia?