Come ottimizzare tempo e risorse? Aspettando il proprio turno

Si dice che nel mondo del business non esiste persona o situazione che non possa attendere almeno 2 ore.

A mio personalissimo parere, raddoppierei le stime: una mezza giornata di attesa può essere sostenibile per chiunque, quasi sempre.

Non capita forse anche a noi? La richiesta di incontro con un cliente, con il nostro capo, con un fornitore. Non è che appena schiocchiamo le dita persone e situazioni si precipitano a nostra completa disposizione. O forse mi sbaglio? A me non è mai capitato.

Anche e soprattutto quando serve tutto e subito, cioè sempre (!), vale questa regola. Che succede se siamo impegnati in un corso di aggiornamento, se siamo al mare o in montagna per un paio di giorni di ferie, se siamo a casa con la febbre a 39°? Di solito, mi pare, le aziende non si bloccano e tantomeno crollano senza la nostra presenza.

Ma come? Con tutta la fretta e l’urgenza che c’è nel mondo del lavoro?

Udite udite, mi azzardo a dire anzi che l’attesa ottimizza tempo e risorse, molto spesso.
Quando diciamo al nostro collega di tornare da noi dopo 1 ora perché ora proprio non possiamo, ad esempio, non capita quasi sempre che poi non si presenti? Smaterializzato del tutto…
Come per miracolo tutto l’affanno e la fretta che aveva sono svaniti. Come è possibile? Dove è finito?
Si è arrangiato. Ha trovato altrove e in altro modo le risposte che cercava. Allo stesso modo per quanto ci riguarda: non è forse vero che se  possiamo contare solamente sulle nostre forze, in una determinata situazione, facciamo del nostro meglio per ottenere una performance impeccabile? Quasi sempre è così. Quasi sempre è già tantissimo.

Crescita e sviluppo passano anche e soprattutto da qui. Aspettare e rispettare il proprio turno non solo ci permette di far fruttare al meglio il nostro tempo nonché le nostre risorse, ottimizza anche tempo e risorse altrui.
Infatti, anche se pare un controsenso, più le persone tendono ad utilizzare il tempo degli altri per trovare la “pappa pronta”, meno consapevolezza e valore danno al proprio tempo, sprecandone in gran quantità. Avete presente la legge di Parkinson? “Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile; più tempo a disposizione si ha, più se ne spreca”. Infatti vale anche il contrario: quando il tempo a disposizione scarseggia, si tende a lavorare in maniera molto più efficace.

Non solo. L’arte di ingegnarsi per trovare autonomamente soluzioni e risposte alimenta lo spirito di iniziativa, il concetto di responsabilità, la proattività.
Crea valore nelle persone e nelle aziende.

 

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